Donna, dove sono?

56800646_505382159996290_5797028736503119872_n (1)Donna, dove sono?

Quelli che sanno solo lapidare e seppellire di pietre? Quelli che sanno vedere il marcio solo fuori di sé, e non dentro di sé? Dove sono quelli che hanno abusato del tuo amore e delle tue tenere effusioni? Quelli che ti hanno mentito, tradito, quelli che ti hanno sminuita? Dove sono tutti quegli uomini che ti hanno corteggiata, baciata, guardata, desiderata e poi si sono improvvisamente dileguati e a te è rimasto solo il sale delle lacrime in bocca e l’amaro del dolore nel cuore? Quelli che ti hanno punito con il loro silenzio? Quelli che hanno giocato a dadi coi tuoi sogni e hanno tirato a sorte sulle tue speranze? Quelli che hanno scavato i tuoi vuoti invece di colmarli? Quelli che ti hanno fatto promesse da marinaio, barattando, al banco dei pegni, la tua dignità con i loro vezzi animaleschi? Quelli che ti hanno spaccato il cuore come fosse un vaso di ceramica? E quelli che ti hanno rotto le ossa a metà? Quelli che ti hanno colorato gli occhi di viola, e non era trucco? Quanto male ti hanno fatto le loro omissioni di soccorso? Dimmi, donna, per davvero pensavi fosse amore quello che dicevano di provare per te? Nel sangue, no, l’amore non c’è…

Dove sono. Quelli che ti hanno ucciso con una sola parola? Quelli che ti hanno ferito per il bieco gusto di ferirti? Quelli che volevano possederti senza darsi? Quelli disposti a pagare te piuttosto che pagare un pasto per due? Quelli che ti hanno promesso la luna e il suo chiarore e poi ti hanno lasciata al buio, piena di dubbi e di pensieri molesti? Quelli che hanno turato le loro orecchie ai tuoi rantoli di dolore e di disperazione? Quelli che hanno irriso le tue malinconie e le tue passioni? Quelli che ti hanno inculcato che l’amore non è un sentimento nobile ma solamente qualcosa di cui vergognarsi? Quelli che hanno iniettato nel tuo cuore i veleni del sospetto, della menzogna, del rancore? Quelli che hanno inquinato la tua purezza con i loro modi bruti e violenti? Quelli che hanno incrinato i tuoi slanci con le loro frustrazioni? Quelli che hanno gonfiato i tuoi occhi di pianto e il loro petto di orgoglio? Quelli gelosi della tua luce e del tuo sguardo profetico? Quelli che ti hanno convinta che tutto questo fosse questa la normalità?

Dove sono. Quelli che ti hanno strappato via dall’anima l’ultimo anelito di vita e poi lo hanno buttato per terra come carta straccia? Quelli che hanno pronunciato sentenze di morte sui tuoi tentativi di resurrezione? Quelli che ti hanno fatto credere che era meglio morire, perché vivere così… che senso ha?

Dove sono, donna?

Non qui. Se ne sono andati. Tutti.

A testa bassa. Bimbi capricciosi, eroi perdenti, mani pesanti, piccole menti, gente superficiale… Peccatori: come te, come me. Se ne sono andati tutti, uno per uno. Sei sola adesso, ma in ottima compagnia, perché sei con Lui. Ai Suoi piedi. Il luogo in cui le lacrime diventano piccoli e lucenti diamanti. Il luogo in cui ogni passione febbrile diventa adorazione. Il luogo in cui è possibile scrivere una storia nuova. Il luogo in cui, mentre tutti scrivono morte, Lui scrive futuro. Puoi smettere di tremare, nessun passo alle tue spalle ti incuterà più terrore, nessuno insidierà più i tuoi sogni, nessun soprassalto spappolerà le tue viscere. No, d’amore non morirai più.

Tu ora sei donna, di nuovo. Fragile, e per questo bellissima.

13 pensieri su “Donna, dove sono?

    1. grazie a te per aver condiviso. è vero, gli spilli vanno staccati con precauzione. qui dentro ci sono tutti gli spilli miei e quelli di tutte coloro che hanno provato il mal d’amore..

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  1. Meraviglioso, e forse hai ragione, forse è la fede la risposta. Ti lascio una poesia di una donna che ha passato tutto questo, ma che la consolazione nella fede non l’ha ancora trovata.

    Mille giorni di addio

    Anch’io ero giovane,
    e gli occhi miei sognavano,
    e il cuore progettava.

    Poi sei venuto tu
    e hai rubato.
    E l’uno dopo l’altro
    hanno rubato,
    chi gli ori e i quadri,
    e chi l’argenteria.

    E cosa vuoi che importi
    ai miei occhi stanchi
    e al mio cuore chinato,
    di un tombarolo in più
    che voglia aggiungere
    un vile coccio
    alla sua vuota casa…

    (Patrizia Vivanti)

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    1. Di’ a quella donna, che conosco, di provare e riprovare senza perdere la speranza di trovare nella fede la consolazione a cui aspira. Possiede in se stessa tutte le capacità per ottenerla.

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  2. Cara Elettra contaci e tu ricambia pregando per una mia intenzione particolare (conversione di un nipote che ho battezzato). Buona Pasqua. Cristo è risorto è veramente risorto.

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